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La posizione di
EE, di proprietà di BT Group, una delle maggiori società europee di telecomunicazioni, ha dichiarato che non avrebbe lanciato il device del costruttore cinese fino a quando non fosse stata in grado di assicurare ai clienti la sua usabilità a lungo termine. Vodafone UK, invece, ha dichiarato che lo smartphone 5G di Huawei deve ancora ricevere le certificazioni necessarie. EE e Vodafone UK sono tra i primi operatori europei ad esporsi sul caso Huawei. Gli smartphone del brand cinese dispongono di una larga fetta di mercato in Europa e con quanto sta accadendo in questi giorni a causa di un’ordinanza americana, Huawei rischia di venire pesantemente ridimensionata.
Caso Huawei: gli operatori italiani?
Quanto sta accadendo in Inghilterra potrebbe estendersi anche al resto dell’Europa. I principali carrier non si sono ancora espressi ma è probabile che seguano una direzione simile. Dall’Italia non giungono ancora commenti ma gli operatori dovranno presto prendere una decisione.
Visto che Vodafone UK ha già messo da parte il Huawei Mate 20 X 5G è logico ipotizzare che anche Vodafone Italia faccia la stessa cosa visto che il lancio delle reti 5G è atteso per l’inizio dell’estate.
Da capire poi se la messa al bando degli smartphone Huawei non si allargherà anche agli altri modelli visto che a seguito del ban di
La situazione è comunque molto delicata perché in Europa la questione Huawei va ben oltre la messa al bando di un modello di smartphone. Molti operatori, infatti, hanno con il brand cinese una relazione profonda che va oltre il semplice accordo commerciale per la vendita degli smartphone.
Ed è proprio sulle reti 5G che Huawei si giocherà in Europa una partita molto importante.