20lines: la scrittura collettiva cresce in Rete

La piattaforma di scrittura collaborativa nata in H-Farm lancia un inedito con Faletti e un redesign. Anche le startup sui contenuti funzionano.
20lines: la scrittura collettiva cresce in Rete
La piattaforma di scrittura collaborativa nata in H-Farm lancia un inedito con Faletti e un redesign. Anche le startup sui contenuti funzionano.

Buone notizie sul fronte dei contenuti crowd. Uno dei settori dal business model più difficili da realizzare segna un punto a proprio favore con 20lines, la piattaforma tutta italiana, nata nell’incubatore trevisano H-FARM, dove scrittori e lettori si incontrano e collaborano per dare vita a racconti collettivi. Un nuovo incipit firmato da Giorgio Faletti dice molto del successo del sito.

A un anno di distanza dal suo esordio, la piattaforma di scrittura creativa 20lin.es si presenta quindi con un’interfaccia completamente rinnovata e una prestigiosa collaborazione letteraria. La co-creazione di contenuti letterari inizia a farsi strada, sia dal punto di vista degli utenti (6.000 scrittori attivi e 30.000 lettori su base mensile) che da quello economico: hanno appena firmato per un finanziamento di 250 mila euro con United Ventures.

Gran bella soddisfazione per il team, giovanissimo, capitanato da Alessandro Biggi, quattro ragazzi all’epoca under 26 che hanno deciso di lasciare il posto a J.P. Morgan e UniCredit per convertire in un progetto imprenditoriale la loro passione per la scrittura e la lettura, vedendo la crisi del mercato editoriale come un’opportunità d’innovazione. Pare ci stiano riuscendo.

Come funziona 20lines

Cinque giorni fa, il famoso autore di thiller ha pubblicato sulla piattaforma un incipit inedito dal titolo «Ogni luna ha due facce»:

Io sono blu​. A prima vista può apparire singolare, ma in effetti non è del tutto esatto. Nel posto da cui vengo tutti sono così. Con noi la natura non è stata così fantasiosa come sulla Terra, dove ha seminato razze e colori di pelle a piene mani. (…)

Ora questo testo potrà essere sviluppato, in paragrafi da 20 righe, da tutti i partecipanti al sito. Ognu utente ha un suo profilo col quale può indicare le proprie preferenze, seguire gli autori più letti, proporre un proprio incipit oppure contribuire a completare un racconto degli altri. Attualmente su 20lines ci sono 720 storie in corso e naturalmente quella di Faletti è già al primo posto con 412 interventi.

L’obiettivo è quello di realizzare un racconto breve composto da 6 paragrafi di massimo 20 righe ciascuno con la particolarità che ogni sezione può essere riscritta dai vari utenti. In questo modo, partendo dallo stesso incipit, si potranno sviluppare moltre trame parallele (potenzialmente infinite); saranno i lettori stessi, attraverso i loro voti e le loro interazioni, a stabilire la trama migliore che sarà poi pubblicata sotto forma di eBook.

Il business model

Come in molte startup di questo tipo, ancora incubate, il modello di business è secondario, o meglio subordinato, alla creazione di una community forte. L’idea di fondo è quella di sfruttare proprio gli ebook, puntando quindi a una sorta di ibrido pro-am dei self-publishing, che avrà bisogno di accordi contrattuali con autori ed editori.
Questa iniziativa con Faletti si aggiunge a tante altre collaborazioni di prestigio che 20lin.es ha realizzato in questi mesi con autori del calibro di Carmine Abate, Paola Calvetti e Mimmo Gangemi.

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